I due specialisti, direttore scientifico del Centro ambrosiano oftalmico il primo, direttore della Clinica oculistica del San Raffaele di Milano il secondo, sono riusciti nell’impresa “titanica” di organizzare una rete di venti centri oculistici, sparsi su tutto il territorio nazionale, disponibili a erogare visite gratuite ai cittadini over 50.
La campagna ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Salute, della Società Oftalmologica Italiana (SOI) e del Comune di Milano.
Il Mese della Prevenzione prende dunque il via lunedì 29 gennaio per concludersi venerdì 23 febbraio 2018. Gli specialisti saranno a disposizione per una visita grazie alla quale sarà possibile diagnosticare la presenza di qualsiasi forma di maculopatia, ed eventualmente suggerire le opportune terapie.
La Campagna è indirizzata a persone di età superiore a 50 anni, momento in cui solitamente possono presentarsi le prime avvisaglie della malattia.
A partire dal 22 gennaio, per usufruire dello screening gratuito, è sufficiente prenotare la propria visita sul sito www.maculopatie.com scegliendo la struttura più vicina.
L’iniziativa nasce dai risultati di un’indagine demoscopica a livello nazionale commissionata da Buratto e Bandello secondo cui soltanto il 10 per cento degli italiani ha una conoscenza e una consapevolezza della gravità della maculopatia, sia essa dovuta alla degenerazione senile oppure al diabete.
Le maculopatie determinano, nel lungo periodo, una grave riduzione della capacità visiva e una severa distorsione della visione che possono gravemente alterare la qualità di vita del paziente, sino a condurlo alla cecità.
Nella sua forma iniziale, la malattia si presenta senza sintomi, ed è per questo indispensabile la sua diagnosi precoce.
«La maculopatia è un disturbo in aumento esponenziale – spiega Bandello – e in Italia vi sono ormai oltre 1.400.000 persone colpite. Ciò che pochi sanno è che la malattia si può fermare iniziando con un semplice esame, l’OCT, in grado di diagnosticarla subito. Ma è indispensabile sottoporsi a questo controllo prima che la maculopatia progredisca nella sua azione devastante».
«L’esame attraverso il quale viene diagnosticata la presenza della degenerazione maculare – conclude Buratto – non è invasivo, dura pochi minuti ed ha dimostrato un’efficacia diagnostica straordinaria: si tratta di una specie di TAC del bulbo oculare. L’apparecchiatura a disposizione, inoltre, è tra le più moderne e sofisticate che la ricerca scientifica abbia realizzato».
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